venerdì 22 ottobre 2010

Un “richiamo civico” per il rispetto della città ciclabile

In un panorama complessivo che vede la mobilità sostenibile come uno degli obiettivi meno perseguiti dalle amministrazioni locali, le poce infrastrutture dedicate alla mobilità ciclabile sono troppo spesso oggetto di mancato rispetto da parte degli automobilisti, che, incuranti della scelta di molti cittadini di muoversi in città con un mezzo non inquinante quale la bicicletta, utilizzano le piste ciclabili presenti sul nostro territorio come aree di libero parcheggio.
Un fenomeno tipicamente nostrano, che registra oltretutto scarsa attenzione da parte delle polizie municipali, a giudicare da quanti parcheggi abusivi di questo tipo rimangano regolarmente impuniti.
Penalizzando così il ciclista e contribendo a disincentivarlo rispetto all’utilizzo delle piste ciclabili, e, peggio ancora, alimentando quell’atteggiamento assai diffuso di sfiducia cronica tanto nel comportamento dell’italiano medio quanto nell’efficienza di chi dovrebbe far rispettare le regole, che certo non giova allo sviluppo di una società civile.
L’associazione CICLOPOLIS di Lainate interviene perciò in questa situazione critica inventando e promuovendo uno strumento di comunicazione inteso a richiamare l’attenzione del parcheggiatore incauto nei confronti sia dell’infrazione commessa, sia soprattutto dell’impedimento causato a chi desiderasse muoversi in bicicletta avvalendosi almeno dei pochi tratti di percorso urbano a sua disposizione.
Si tratta del “richiamo civico”, un semplice biglietto che i soci e gli iscritti all’associazione hanno iniziato ad apporre sul parabrezza delle automobili trovate ad invadere le piste ciclabili di Lainate e frazioni, sul quale è riportato l’avviso inequivocabile: “QUESTA È UNA PISTA CICLABILE, NON UN PARCHEGGIO”, seguito dal messaggio “se proprio non vuoi (o non puoi) fare a meno di usare l’automobile, consenti almeno agli altri di muoversi diversamente: sarà un bene anche per te”. Il tutto debitamente firmato dall’associazione,
indicazione del sito web inclusa (www.ciclopolis.org).
Più che una sorta di atto d’accusa, il “richiamo civico” di CICLOPOLIS si propone perciò di stimolare e favorire una sensibilizzazione nei confronti della cultura della bicicletta da parte di chi, più o meno coscientemente, si trovi ad ostacolarne – letteralmente - lo sviluppo.
Implicitamente, l’invito rivolto all’automobilista è anche quello di interrogarsi sulla propria scelta di utilizzare l’automobile per i propri spostamenti quotidiani, e magari di sperimentare in prima persona mezzi alternativi, ad indubbio vantaggio proprio come dell’intera comunità.
Altrettanto implicitamente, questo piccolo e civile “gesto di protesta” si rivolge anche alle amministrazioni locali, richiamando la loro attenzione sulle proprie scelte (e responsabilità) in materia di mobilità sostenibile, il cui orientamento non può che risultare determinante per la qualità della vita sul nostro territorio.

lunedì 11 ottobre 2010

La città ciclabile: unica via possibile


Le nostre città sono sempre più attanagliate da un traffico veicolare inquinante ed assordante, che rende oltretutto difficoltosi e stressanti i nostri spostamenti.
Muoversi in bicicletta nella propria città, in modo sicuro e gratificante, significa ripensare la viabilità e l’utilizzo dello spazio pubblico a favore di una mobilità intelligente e sostenibile.
Ma significa anche prendere coscienza degli innumerevoli vantaggi rappresentati da un uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, in termini di salute, di qualità ambientale e di socializzazione.
Anche a beneficio di chi non voglia o non possa utilizzarla.
Immaginare, ma soprattutto realizzare una città ciclabile, è un nostro fondamentale diritto.